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Villa Lattes

Im Jahre 1715 von Paolo Tamagnino nach Entwürfen des damals bereits anerkannten Giorgio Massari erbaut, ist sie Zeugnis einer großartigen Vergangenheit und gehört zur bekannten Route der venezianischen Villen.
Sie verdankt ihren Ruf nicht den Stuckarbeiten und Fresken, den wertvollen Wandteppichen und Malereien, sondern ihrer Architektur und den orientalischen Kunstgegenständen, die sich in der Villa befinden und vor allem der seltenen und bedeutenden Carillon- und Uhrensammlung, denen Wissenschaftler und Kunstliebhaber größte Aufmerksamkeit schenken. Interessant ist auch die Einrichtung der Villa mit Möbeln, die aus der Zeit vom 17. bis 19. Jahrhundert stammen.

Ormai sfiorata dallo sviluppo urbano dell'abitato, Villa Lattes si presenta ancora intatta, con le sue dimensioni garbate e il suo aspetto armoniosissimo.
La facciata si presenta a due piani, completati sopra il cornicione da un rialzo centrale che rende abitabile il solaio e si conclude con un timpano. Quest'ultimo è collegato al cornicione da due ampie volute. Tutta la facciata presenta una equilibrata alternanza di linee rette (cornici e timpani delle finestre) e curve (le volute e gli archi delle aperture maggiori).
Dal corpo centrale si dipartono le ali delle barchesse, che con felicissima invenzione tipicamente settecentesca avanzano leggermente concave; la loro curvatura è continuata dal muro di cinta, a formare un'ellisse, che racchiude un giardino all'italiana dalle dimensioni proporzionate all'edificio. Sulla strada, come d'uso, si affaccia la chiesetta padronale, che all'interno contiene dipinti di Jacopo Amigoni e un bassorilievo col ritratto del committente. Nel giardino, chiuso da cancelli in ferro battuto, statue e fontanelle settecentesche. Tra il corpo centrale e le barchesse, due archi di raccordo sormontati da balaustra aprono il passaggio al vasto giardino posteriore (brolo), chiuso in fondo da un muro di cinta e popolato di statue, tra cui le erme dei Dodici Cesari.
L'interno presenta la tipica struttura della villa veneta, con un ampio salone centrale affiancato da quattro stanze minori. Arredati ancora con i mobili e gli oggetti collezionati in tanti anni di viaggi e di passione antiquaria da Bruno Lattes (a parte quelli portati per sicurezza al Museo Civico di Treviso e quelli trafugati in alcuni furti), gli interni risultano caldi e ricchi di atmosfera. Nelle stanze al pianterreno: pavimenti lignei a tarsia, originali; mobili Luigi XVI; due pastelli, forse rappresentanti il Massari e la moglie; vari ritratti della famiglia Lattes, tra cui uno del 1915 dell'avvocato Bruno. La tipica cucina veneta contiene vecchi utensili in rame e, nel camino, un antico spiedo. Al piano superiore, le camere, in stile Impero, accolgono la maggior parte della raccolta di arte orientale dell'avvocato: porcellane, vasi cloisonnés, pannelli cinesi, avori e giade, tappeti.
Ma il clou della villa-museo è senz'altro rappresentato dalla curiosa, affascinante, rarissima collezione di antichi automi, carillons, orologi da muro e da tavolo del Sette e Ottocento: dal soldato tamburino alla damina rococò, dagli uccellini in gabbia alla nave in tempesta, questa raccolta, famosa internazionalmente, merita da sola la visita della villa.
Quanto mai interessante la visita, sia per la qualità architettonica dell'edificio, sia per la curiosità e il valore antiquario delle collezioni d'arte, sia soprattutto per il carattere ricco di atmosfera e di autenticità della casa-museo.

Gemeinde: Istrana (TV) | Region: Venetien | Siehe auf der Karte
Villa Lattes
Villa Lattes
(photo von: PR Sile)
 
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